Roundup settimanale: 6 fughe letterarie

L'estate è terminata. Il calendario indica che siamo già alla fine di settembre. Probabilmente lo shock da rientro a lavoro o scuola è già stato superato (o quasi)... sorge quindi spontanea la domanda: ma perchè proprio ora scrivere un post così? Perchè quelle che vi proponiamo non sono semplici idee di week end vacanzieri, alla scoperta dell'angolo di spiaggia più panoramico o dell'isola dall'acqua più cristallina dove ottenere un'abbronzatura doc (anche se la prossima estate prometto che mi dedicherò anche a questo!). Queste fughe sono pensate per chi ama perdersi nei vicoli, con un libro in mano, per ritrovare sè stesso, l'ispirazione, un sogno. Sono fughe da fare quando il cielo è carico di pioggia, e c'è il grosso rischio di doversi riparare entrando in qualche caffè a bere una tazza di tè bollente. Qui a Rose non si lascia niente al caso però, non vi consigliamo semplicemente dove andare ma anche con chi farvi accompagnare. Il nostro punto di partenza è Firenze:






Tema principale: Lord Huron - Lullaby

Lettura: David Grossman - Che tu sia per me il coltello

Il dettaglio: guanti a righe





Tema principale: Paolo Nutini - Iron Sky

Lettura: Yasunari Kawabata - La casa delle belle addormentate

Il dettaglio: diario dei sogni





Tema principale: Nouvelle Vague - In a manner of spaking

Lettura: Mauro Corona - Gli occhi del bosco

Il dettaglio: candela da viaggio





Tema principale: Warpaint - Love is to die

Lettura: Chiara Gamberale - Le luci nelle case degli altri

Il dettaglio: portapranzo





Tema principale: A Fine Frenzy - Sadseasong

Lettura: Raffaele La Capria - Guappo e altri animali

Il dettaglio: poncho

Tema principale: Pete Yorn - On your side

Lettura: Corrado Augias - Modigliani, l'ultimo romantico

Il dettaglio: fascia in lana

Che ne pensate? Avete già letto qualcuno di questi libri? Fatemi sapere, sono curiosa di leggere le vostre opinioni

p.s: le frecce sono reperibili nel sito di We Lived Happily After che le ha create e messe a disposizione di tutti! Fateci un salto se siete curiosi di grafica e DIY!

L'illustratore - Alessandro Calbini

Carissime lettrici e carissimi lettori, è giunto il momento di presentarvi la persona che ha disegnato il nostro bellissimo header. Un giovane talento che ha interpretato la nostra personalità e la nostra essenza, e da cui è nata la nostra rosa dentro una tazza da tè. Il suo nome è Alessandro Calbini e ci sembrava quantomeno doveroso farvelo conoscere attraverso una breve intervista, dove traspare tutto il suo amore per l'arte e tutta la sua bravura per una tecnica innovativa come la pittura digitale. Alla fine del post troverete tutti i link utili, siamo sicure che anche voi amerete i disegni di Alessandro!

Road to Brazil - Cristo Redentore


Definirmi è un po’ difficile, forse una parola potrebbe essere…Irruento.
Oddio cominciare un’intervista definendosi irruento non è proprio il massimo, ma il punto è che, amo il mio lavoro, amo le mie adorate tecniche digitali, amo lavorare con il colore..
Ma tutto questo è un amore veloce, dinamico, una mia illustrazione deve essere finita nel minor tempo possibile, le idee cambiano, mutano, non posso pensare troppo a un illustrazione, che devo gia farne altre 2!
È questo il mio punto forte, la velocità, di solito le mie illustrazioni “durano” dai 20-30 minuti fino a 4-6 ore, gli sketch dai 20secondi ai 3 minuti, i color concept dai 5 ai 15 minuti.
Maleficient

2) Passiamo alle tecniche, quale/i preferisci e perchè?
La tecnica che preferisco è la pittura Digitale, ormai ho abbandonato gli strumenti tradizionali, da quando a 13 anni ho seguito una lezione di Photoshop ho deciso che non avrei piu usato strumenti tradizionali, per 2 motivi:
il primo motivo è puramente economico; lo spiego ad ogni prima lezione di Photoshop che tengo, basta pensare a strumenti fondamentali come carta, tela, pantoni, acquerelli, olio, acrilici… tutti strumenti bellissimi…ma tutti destinati a seccarsi-esaurirsi una volta usati…la pittura digitale invece è infinita…certo il costo della licenza di Photoshop, un Computer valido (Attenzione: non ho detto un Mac) e una tavoletta grafica sono abbastanza alti se si vuole fare questo lavoro, ma l’investimento fatto dura per molti anni, gli strumenti tradizionali vanno ricomprati molto spesso…
il Secondo motivo è perché…amo Photoshop, e soprattutto perché sono testardo quando mi ci metto…quando i miei amici o colleghi mi dicono…
il computer è freddo, fa tutto da solo…vedi i miei acrilici come sono caldi? Gli rispondo che solo con l’impegno si può ottenere un colore caldo da una macchina fredda…

Sketch April 22 - Salamandra di Fuoco

3) Quali sono i tuoi soggetti preferiti? cosa ti ispira maggiormente?
Il mio soggetto preferito è il Drago…non esiste niente di piu magico o fantastico di un bel drago, venivo chiamato Polunga alle superiori proprio per questo motivo, riesco a disegnarli in una decina di secondi senza pensarci troppo…questo se devo rispondere in ambito fantasy.
In ambito reale amo i paesaggi…la tesina sui paesaggisti inglesi ha dato i suoi frutti, amo i tratti di Constable, Corot, ma anche quelli di Monet, Friedrich…
Per l’ispirazione è curiosa….perchè tutte le mie muse sono moderne o contemporanee, i miei artisti preferiti sono Bobby Chiu e Kei Acedera, per il Character Design, Floony per i Background e Nathan Fowkes e Andrea Paoli per i colori e il matte painting.

 Godzilla 2014

Attualmente ricopro il ruolo di “Direttore della sezione Background” per la Brain Animation Studio, vogliamo che in Italia ci sia lavoro per gli artisti senza che si debba “scappare” in America.
Come direttore mi occupo sia del recruiting che della parte artistica vera e propria, sto creando i fondali per il film d’animazione che contiamo di creare nei prossimi anni.
Sto anche lavorando per creare delle illustrazioni per una linea di T-Shirt, per un azienda nascente di Prato, tra poco sentirete parlare della “Calbattle T-Shirt” guardate i link per capire di cosa parlo ;)

 Sketch April 22 - Merida "The Brave"
Ve ne do solo uno….Avvicinatevi! la pittura digitale è lo standard del futuro, ormai anche i piu restii al cambiamento se ne sono resi conto.
All’inizio non sarà facile e richiederà dei sacrifici, ma superata questa fase ci saranno solo vantaggi.

 Rio Buti


LINK

Profilo Facebook Alessandro Calbini:
https://www.facebook.com/alessandro.calbini

Vintage Movie Geek


1) Ciao! Manhattan 2) Blow-Up 3) Breakfast at tiffany's 4) Rosemary's baby


Ormai avrete capito che, noi di Rose Selvatiche, siamo delle inguaribili nostalgiche. Dovete sapere però che, prima di tutto, siamo delle vere e folli amanti dei film vintage! Ci appassiona scivolare tra i fotogrammi delle pellicole polverose, ritraenti miti intramontabili che ancora oggi influenzano il cinema, la moda e la letteratura contemporanea. Un po' come Amelie a cui piaceva cogliere quei particolari che nessuno noterà mai, anche noi ammiriamo estasiate quel susseguirsi di immagini che sospendono la realtà, tra gli oggetti che circondano le nostre eroine, i loro abiti, le strade in cui passeggiano. Ogni piccolo dettaglio diventa traccia indelebile di un passato non troppo passato, fonte inestimabile di ispirazione. Noi abbiamo fatto una piccola selezione di film che hanno segnato gli anni '60 e che hanno profondamente inciso sulla nostra cultura contemporanea:  

Ciao! Manhattan con Edie Sedgwick, musa di Andy Warhol. Questo film, a metà strada con un reality sulla tormentata vita della modella, si presenta come un vivace collage di immagini della New York fine anni '60 tra le sue folli feste, le luci sfavillanti e l'ampio uso di anfetamine ed eroina.

Blow-Up è uno di quei film che devono essere assolutamente visti una volta nella vita. Ambientato nella Swinging London, le scene dell' "amplesso fotografico" tra il nostro eroe David e l'affascinante Verushka, hanno segnato la storia del cinema e non solo. Pensate anche solo al recente omaggio di Martin Scorsese nello spot di Bleu de Chanel, con Gaspard Ulliel. Una pellicola eccezionale.

Breakfast at Tiffany's è un classico. Superclassico. Quindi non poteva non essere inserito in questa mini-lista. Le mitiche feste di Holly Golightly dovrebbero essere fonte di ispirazione per tutte le padrone di casa del mondo, che vogliono rendere memorabili i propri party. Inoltre chi è che non ha mai cantato, affacciata alla finestra, "Moon river"?

Rosemary's baby con la bellissima Mia Farrow. Lasciando da parte la storia (da brividi), vogliamo parlare degli abitini e delle vestaglie color pastello che si susseguono per tutta la durata del film? Sinceramente, questo film fa venir voglia di andare in qualche negozio vintage per svaligiare tutta la sezione "vestiti a grembiule anni '60". Per non parlare dell'arredamento dell'appartamento! Non aggiungiamo parole che non servono...

Vi è per caso venuta voglia di vedere uno di questi film?

The vibe guide n°1


Ognuna di noi, crescendo, scopre il proprio lato esploratore. Quello che ci spinge a fare bagagli, prendere macchina fotografica e scarpe comode per andare lontano. Per scoprire cosa c'è di più meraviglioso nel mondo e renderlo nostro. Da bambine ci siamo divertite sui libri che parlavano di realtà nuove e fantastiche, da grandi centelliniamo le spese disegnando sulle cartine gli itinerari progettati. Così mi sono divertita a comporre i bagagli ideali di tutte noi, quelli che rispecchiano le nostre personalità, la nostra immaginazione, i nostri interessi. Ogni meta corrisponde ad una valigia, ogni tappa corrisponde a piccoli dettagli, oggetti che raccontano storie e conservano memorie.























































Coelho scrisse che non è importante la meta, ma il viaggio, e non ci può trovare più d'accordo...per questo nelle nostre valigie troverete quaderni, libri, acquerelli, penne e macchine fotografiche. Tutto ciò che può catturare ogni istante, ogni passo, ogni chilometro percorso che ci cambia e ci arricchisce.

No tragedy for today

Spesso, quando ero una liceale, mi capitava di passare ore e ore a fantasticare a occhi aperti. Da inguaribile romantica quale ero (e quale sono), mi cimentavo nella creazione di finali alternativi alle più famose tragedie della letteratura e davo un happy ending alle coppie che shippavo, mettiamola così, con grande enfasi. Mi chiedevo spesso anche come certi personaggi, sarebbero potuti essere nella nostra realtà, nel presente. 



Ho pensato allora di fare un piccolo esperimento e ricimentarmi in quell'esercizio creativo che tanto mi divertiva. Ho tirato fuori i classici della letteratura romantica e la scelta era quasi infinita: meglio Catherine + Heathcliff, Paolo + Francesca o Tristano + Isotta? Alla fine la mia scelta è ricaduta su Dorian Gray e Sybil Vane perchè la fine della povera Sybil mi è sempre rimasta un po' indigesta. Insomma, come sarebbe stato se la loro tormentata storia d'amore si fosse risolta con un lieto fine? E se Sybil fosse stata un'aspirante attrice sempre di corsa tra un provino e l' altro dalla pagina Instagram continuamente aggiornata con i suoi primi piani che bucano lo schermo,  mentre Dorian un promettente modello appena arrivato nella City? Mi sono immaginata un ipotetico diario, dalla copertina decisamente rosa, che racchiudesse tutte le confidenze di una Sybil innamorata e pronta a tutto per stare con la sua cotta epocale.




Probabilmente, la prima pagina dopo l'incontro ad un provino, sarebbe stata più o meno così: macchine fotografiche e pennelli, una foto rubata da Facebook, un collage di scatti londinesi, cuori cuori e cuori. Una o due birre al Dog & Duck nel quartiere di Soho, raccontandosi le esperienze vissute nella città più viva e pulsante d'Europa, tante risate e...SBAM! La scintilla è scattata! 

Ed ecco la pagina prima della fatidica rappresentazione di Romeo e Giulietta, quella che, nell'originale, avrebbe provocato la delusione e il rifiuto di Dorian! Ma guardando le cose in prospettiva, se non si fosse invaghito solo di un'effimera immagine di superficie (influenzato da un Henry cinico ed egoista), ma della vera Sybil....bè, avrebbe sostenuto la nostra stellina!


Lo sappiamo, la storia non si fa con i se e con i ma, e le tragedie conservano sempre quel sapore di eternità che rimane indelebile nella memoria...ma per questa volta, farò trionfare il tranquillo e poco movimentato happy ending che mi infonde però tanto buonumore!


Cast:
Dorian Gray: Jacques Naude
Sybil Vane: Sasha Pieterse


Elisabetta

Esperimenti di Luce

  


Questi ultimi mesi, devo ammettere, mi avevano scoraggiata molto, "fotograficamente parlando"...le condizioni non erano certo ideali, il tempo non è stato clemente e io ho ancora troppo da imparare per riuscire a sopravvivere in certe situazioni.

Tuttavia, ho portato pazienza e alla fine ho osato fare dei tentativi, approfittando di un paio di giornate che erano una meraviglia.

Spero che queste poche immagini rendano almeno in parte l'idea della bellezza di quei brevi momenti, della calma, di quella luce d'ambra.

Good girls go bad: Coconuts Killer Band

Lo so ragazze, abbiamo passato un inverno più o meno come da immagine. Il vento freddo, la pioggia, la neve, la grandine, i fulmini e i lampi si sono abbattuti su di noi senza darci tregua. E' passato Halloween, i Santi, i morti, Natale e Santo Stefano. Il capodanno, il capodanno cinese, il mio compleanno e ora siamo qui. Abbiamo il profumo della bella stagione nel naso (o è solo il polline?), ma ancora dobbiamo combattere eventuali tossi grasse (che non sono proprio la cosa più fine che si possa volere) a suon di sciarpe e cappottini. Se chiudiamo gli occhi, però, già possiamo sentire il sole caldo sulla pelle. Le risate di sottofondo che animano le giornate al parco o in spiaggia. Il gelato la sera dopo cena. Io però vi darò un rimedio per provare la solita spensieratezza, un rimedio che vi farà muovere gambe e fianchi!


No,  non è la palestra. Sono i Coconuts Killer Band, gruppo abruzzese dall'animo rock'n'roll e con un brio contagioso. Noi di Rose Selvatiche li abbiamo incontrati a Firenze, dove hanno partecipato ad un contest, e abbiamo avuto la fortuna di sentirli non una, ma ben DUE volte! Posso assicurarvi che hanno l'effetto di una droga, bè..senza il lato negativo della cosa. Chiaro. Quest' anno faranno una tournèe europea di 10 date tra Germania,Belgio ed Olanda (anche da loro arriverà un po' di sole, dunque!), primo premio del B-live Music Contest. 

Suonano, a detta loro, il genere più bello del mondo, e noi ci crediamo...basta sentirli!




John Ron Carpenter  - voce
Mick  - chitarra
Ste Doc - basso
Little Demon - batteria
El Gringo - tastiere

 cori:
Jade "the furious"
 Greta "talkin' legs"

 
Questa band ha un obiettivo: far dimenticare le giornati pesanti mettendo di buon umore chiunque ascolti la loro musica.
Noi (che forse siamo di parte) pensiamo che ci riescano in modo eccellente, ma a voi lettori l'ardua sentenza!
  





 

Un nuovo inizio


Ed eccoci qui, non vi abbiamo abbandonato e non siamo nemmeno state con le mani in mano! Questo post era d'obbligo, per raccontarvi quello che è successo in questo arco di tempo in cui siamo "sparite". 
Come ben sapete, il progetto di Rose Selvatiche è nato per diversi motivi: volevamo metterci in gioco, creare una sorta di community che condividesse i nostri soliti interessi e passioni, e volevamo utilizzare il web come strumento valido e genuino per promuovere nuove forme ed esperienze artistiche. Tutto questo lavoro è stato raccolto e pubblicato su una piattaforma specifica, a cadenza trimestrale. A dicembre, nonostante avessimo nuovo materiale e nuove storie, ci siamo rese conto che qualcosa non andava. Una rotella dell'ingranaggio non funzionava a dovere. Per questo motivo i mesi più freddi dell'anno, li abbiamo passati a valutare, scegliere e progettare la nuova base di partenza di Rose Selvatiche.


E così, dopo ben 13 righe di introduzione, posso dirvi che Rose Selvatiche è diventato un blog! Le novità che questo passaggio di piattaforma comporteranno sono belle succose:
  •  Non pubblicheremo più a cadenza trimestrale, ma aggiorneremo ogni volta che avremo del materiale interessante di cui parlare
  • Potrete lasciare i vostri feedback direttamente sotto ad ogni post con il vostro account di Facebook, Yahoo, Windows Live o AOL
  •  Per rimanere sempre aggiornati vi basterà iscrivervi via email. Riceverete così, al vostro indirizzo di posta elettronica, una notifica ogni volta che pubblicheremo
  • Tutti gli argomenti che vi interessano di più saranno divisi per categorie, così la vostra ricerca sarà più veloce e mirata
Insomma, abbiamo voluto fare questo piccolo salto di qualità e adesso aspettiamo solo i vostri pareri. Speriamo che la risposta sia positiva e calorosa, ma soprattutto che Rose Selvatiche cresca e diventi un punto di riferimento, il vostro punto di riferimento, quando vorrete rifgiarvi in un mondo pieno di colore.

La scultura di Simone Azzurrini

C'è sempre qualcosa di speciale che contraddistingue un artista. Un dettaglio che lo rende inevitabilmente diverso, unico. Magico. Ed è proprio così che definirei il protagonista della rubrica di questa uscita. Uno scultore, disegnatore, sperimentatore dell'arte e, non meno importante, professore in un liceo artistico.

Simone Azzurrini, se fosse stato un personaggio della fiaba di Peter Pan, lo si sarebbe trovato nel villaggio degli indiani intento a costruire qualcuno dei suoi magici totem. Uno sciamano della terra, capace di cogliere quei movimenti impercettibili della natura e dargli voce e colore.


Charlotte Street di Danny Wallace


Tutti noi abbiamo letto, almeno una volta, un libro di cui ci siamo innamorati. Una persona che conosco, tempo fa, addirittura affermò di averne letto uno che gli aveva cambiato la vita! Ed era serio, era successo davvero! Quelle piccole cose che suscitano in me un pizzico d'invidia. Poi ci sono quei libri che scovi per caso in una gigantesca, fredda libreria da centro commerciale, di cui leggi le poche righe iniziali, e da cui vieni subito colpito, come per una freccia di Cupido, o qualcosa del genere, se davvero Cupido perde tempo a scoccare frecce per libri e persone. COMUNQUE. A me è successo. A pagina 9, che fra l'altro è la prima, ne avevo già il sospetto, ma a pagina 13 era certezza. Un colpo di fulmine. Quel libro l'avrei divorato, appena rientrata a casa, dopo essere sfuggita al traffico delle sei del venerdì sera. Così è stato. L'autore, Danny Wallace, è uno scrittore, giornalista e presentatore britannico e "Charlotte Street" è il suo primo romanzo (tuttavia, non il suo primo libro). Ecco, il titolo. L'originale fa riferimento al luogo centrale per lo svolgimento del romanzo, Charlotte Street (Londra),